Il giornalismo d'inchiesta con Luana De Francisco, anche i nostri studenti scrivono sul Messaggero Veneto!!
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Scrittura d’inchiesta, criminalità e reati ambientali nel Nord Est con il contributo peer to peer delle Classi 4 A e 5 B ITI Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni Docente Referente: Michela Pauluzzo Guerra |
Nella mattinata del 30 Ottobre, si è svolto all’ISIS “R. D’ARONCO” di GEMONA un importante incontro formativo con la Giornalista Luana De Francisco (MV), iniziativa nata dalla relazione tra la progettualità dell'Istituto e le attività della Rete di Scuole “Il piacere della Legalità? Mondi a confronto” di cui il nostro Istituto è parte. Alcune Classi dell'Istituto (circa un centinaio di Studenti) hanno partecipato all’Intervento tenuto dalla Dott. De Francisco e coordinato dalla Referente, la Prof.ssa Michela Pauluzzo Guerra sul tema del giornalismo d’inchiesta e della cronaca giudiziaria riguardanti in particolare la presenza di criminalità organizzata e ecomafia nel Nord Italia e sul nostro
territorio.
L’iniziativa è correlata a due Progetti storici d’Istituto, “Il Quotidiano in Classe” e “Biblioteca: Io leggo”, da sempre orientati ai temi della legalità, dell’educazione ambientale, dell’informazione e della promozione della lettura. Ha aperto i lavori il Dirigente Scolastico, Dott. Nicolò Basile che, dopo i saluti di benvenuto, ha manifestato il suo vivo apprezzamento per lo spessore dell’iniziativa e verso l’ospite, ponendo l’accento sulla questione del rapporto quasi ossimorico tra mafie e FVG, nutrito, nell’immaginario collettivo, da inevitabili stereotipi culturali che riconducono i fenomeni mafiosi al Sud Italia. Ha ricordato le figure di coloro che hanno lottato, sacrificando la vita per contrastare la mafia, i Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, gli attentati di Capaci e Via d’Amelio. Si è quindi soffermato sulla complessità di questo tema ancora poco esplorato in ambito scolastico ma, proprio per questo, tanto emergente quanto urgente, soprattutto parlando di criminalità e reati ambientali. Il Dott. Basile, entrato subito in empatia con la Relatrice, con cui condivide le origini culturali, le ha espresso, a nome di tutto l’Istituto, l’onore di averla a Gemona e la gratitudine per la disponibilità dimostrata nell’accogliere prontamente l’invito.
A seguire, la Docente Michela Pauluzzo Guerra, promotrice e organizzatrice dell’evento, nonché Referente dei Progetti sopra ricordati, si è soffermata sulle finalità della proposta educativa e formativa e, in particolare, sulla necessità – in ambito scolastico - di affinare lo sguardo e il pensiero critico dei giovani verso l’ambiente, il territorio, il tessuto socio-economico di appartenenza, cogliendo tempestivamente segnali e indizi di perdita di salute dello stesso, se non di vera e propria malattia (con riferimento alle infiltrazioni criminali nella nostra Regione, crocevia di molteplici e diversificate rotte di traffici illeciti, nazionali e internazionali, smentendo lo stereotipo del Friuli “isola felice”). Ha sottolineato quindi il valore della scrittura d’inchiesta impegnata su questo fronte, come guida ad una necessaria contestualizzazione e storicizzazione dei fenomeni sociali, economici, giudiziari che caratterizzano il nostro presente, il “quotidiano” appunto e che, altrimenti, si riducono a fatti di cronaca episodici e isolati, per lo più letti superficialmente e frettolosamente attraverso i canali social, ma che invece occultano le matrici malavitose da cui hanno origine, portando, quantomeno, ad una sottovalutazione, se non ad una negazione, del problema. Ha evidenziato quindi il valore della testimonianza professionale e personale della Dott. De Francisco, nota esperta di queste tematiche e coautrice, negli ultimi anni, di due importanti opere: Crimini a Nord Est e Mafia a Nord Est, frutto della sua consolidata esperienza di giornalismo d'inchiesta in Friuli, basato su rigorosa e documentata ricerca relativa a casi che lei ha seguito a livello giudiziario. Tali opere, presenti nella nostra Biblioteca d'Istituto, sono state oggetto di letture e analisi da parte di Classi che, con i loro Docenti, affrontano questi temi nella didattica trasversale e orientativa.
L'Intervento della Relatrice, moderato da diverse domande e puntualizzazioni, è stato ricco e articolato, affrontando il tema centrale da diverse prospettive; ha tracciato un quadro d'insieme complesso, costituito da tanti tasselli che i Docenti potranno riprendere e sviluppare con le classi: cosa guardare e soprattutto come riconoscere la presenza mafiosa sul territorio; la mafia che cambia volto e modus operandi in relazione al territorio; perché la mafia si è spostata al Nord; gli stereotipi sul Friuli "isola felice" e sui friulani "onesti e lavoratori", immuni – sempre e comunque - da ogni tentazione mafiosa; i settori economici più infiltrati dalla criminalità organizzata; le ecomafie e il loro impatto ambientale e sulla salute dei cittadini; l’impatto economico, per i cittadini, dello smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi e della bonifica di discariche abusive; la mafia che ha bisogno di legalità e di disonestà per prosperare; perché un imprenditore finisce nella rete della mafia; la mafia che fornisce consulenza finanziaria per "ripulire" i proventi illeciti locali; il ruolo delle figure “cerniera” e tanto altro....
La Giornalista ha ricordato l’esistenza, in Friuli, di un Osservatorio Regionale antimafia, operativo da diversi anni e di cui è stata promotrice e collaboratrice, invitando gli Studenti ad esplorarne il sito e a riflettere sempre su “ciò che ognuno di noi può fare” concretamente nell’ambito della legalità, anche con una semplice segnalazione o parlando, condividendo, raccontando e diffondendo informazione di qualità. Comunque, non restando in silenzio. Infine, si è soffermata anche sulla sua testimonianza personale, umana e famigliare e soprattutto sulla sua passione per il giornalismo d’inchiesta, di cronaca giudiziaria, che ha comportato e orientato profondamente le sue scelte di vita, non prive di rischi, minacce, intimidazioni, pericoli che – talvolta e purtroppo – sono il prezzo da pagare per esercitare liberamente un giornalismo serio e impegnato come quello di altri noti suoi Colleghi, tra cui ha ricordato le figure di Federica Angeli e Lirio Abbate.
Dopo aver lasciato spazio ad alcune domande di Studenti e Docenti, la seconda parte della mattinata ha viste protagoniste le Classi 4 A e 5 B ITI che hanno condiviso, in modalità peer to peer e edutainment, le loro produzioni multimediali - frutto di lavoro di squadra, ricerca accurata, competenza informatica e comunicativa - nell’intenzione di riprendere e focalizzare gli argomenti trattati con materiali, dati quantitativi, brevi video, letture espressive, battute umoristiche e consigli di lettura: tutti stimoli volti ad incuriosire i propri compagni, far riflettere e favorire ulteriori approfondimenti sul tema della criminalità organizzata e in particolare delle ecomafie sul nostro territorio.
